Traffico organico e campagne sponsorizzate: quale scegliere?

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Traffico organico e campagne sponsorizzate: quale scegliere.

Abbiamo visto finora quanto è importante produrre dei contenuti di qualità, che riguardino la nostra professione e come organizzarli al meglio nel nostro piano editoriale.

Ma quali sono i risultati che possiamo aspettarci dalla produzione di questi contenuti e come possiamo incidere per massimizzarli?

Per poter rispondere a questa domanda dobbiamo partire tenendo a mente alcune differenze fondamentali:

la differenza tra contenuti organici e relativo traffico generato e contenuti a pagamento, e la differenza data dallo strumento che utilizziamo: sui social siamo noi a renderci visibili agli utenti, sul web, al contrario, sono gli utenti a cercare noi tramite ricerche mirate per parole chiave. 

I contenuti organici sono quelli che produciamo e pubblichiamo gratuitamente sulle nostre pagine social e sito web rispettando il nostro piano editoriale. Si tratta di post, storie, reels, articoli di blog, pagine del sito che noi e i nostri utenti condividiamo.

I contenuti a pagamento sono fondamentalmente della pubblicità: si tratta di post, annunci e landing pages che, prodotte seguendo alcune regole di base, richiedono all’utente di compiere delle azioni (call to action).

Chi raggiungiamo con questi contenuti?

  • Contenuti organici:

Per quanto riguarda i social, si tratta di contenuti destinati a raggiungere la platea di utenti che già segue il nostro profilo. Attraverso la condivisione raggiungiamo la cosidetta “organic reach (una percentuale dei nostri follower determinata dall’algoritmo della piattaforma che stiamo utilizzando), chi segue i nostri follower (se questi condividono i nostri contenuti), gli utenti che seguono almeno uno degli hastag (#) inseriti nel contenuto.

Sul web, la produzione di contenuti organici, ci consente di raggiungere gli utenti che ricercano determinate parole chiave sui motori di ricerca, che si trovano nella struttura delle nostre pagine, e così navigano il nostro sito web e leggono i nostri articoli di blog.

  • Contenuti a pagamento

Per i social, con i contenuti a pagamento ci rivolgiamo essenzialmente ai nuovi utenti, profilati secondo le nostre specifiche (sia di sesso, età, posizione geografica, interessi). Come accade per i canali pubblicitari più tradizionali, una campagna sponsorizzata ci da l’opportunità di entrare in contatto con potenziali nuovi utenti, ma tali contenuti non saranno visibili nel feed della nostra pagina, a meno che, invece di una vera e propria campagna, non sponsorizziamo il singolo contenuto.

Sul web, una campagna sposnsorizzata attraverso Google ADS, ci consente di essere visibili a tutti gli utenti che faranno delle ricerche con determinate parole chiave, in una sezione dedicata (nella parte o bassa della pagina in base all’importo che decidiamo di mettere a budget su quella determinata chiave di ricerca e della concorrenza sulla stessa). A corrispondenza avvenuta al clic sul nostro annuncio l’utente sarà indirizzato su una lading page dedicata (che sia all’interno del sito o esterna ad esso su un dominio dedicato, una pagina del nostro shop online, un articolo del nostro blog) che illustrerà in modo dettagliato la nostra proposta e cercherà di far compiere all’utente un’azione specifica (lasciare i suoi contatti, compiere un acquisto, scaricare del materiale, etc).

Come possiamo incidere sui risultati ottenuti dai nostri contenuti?

Abbiamo visto che ogni piattaforma utilizzata ha un suo algoritmo di funzionamento sulla base del quale definisce il numero e i contenuti che ogni singolo utente visualizza. Potremmo pensare allora che non possiamo fare nulla per modificare i risultati: ma fortunatamente non è così.

Per quanto riguarda i contenuti organici sui social, ad esempio, oltre a produrre contenuti che siano pertinenti e rilevanti rispetto agli interessi che trattiamo e al target che vogliamo raggiungere, una buona strategia di definizione degli argomenti trattati e del piano editoriale può aiutarci a migliorare i risultati. Proviamo a coinvolgere direttamente i nostri follower e a chiedere loro di condividere e ripostare i nostri contenuti sulle loro pagine questa semplice azione aumenterà in maniera esponensiale le nostre opportunità. Prestiamo attenzione anche alle statistiche di visualizzazione delle nostre pagine: pubblicare in un giorno diverso o una fascia oraria diversa ci darà risultati diversi, quindi proviamo e troviamo il momento giusto per noi.

Per i contenuti a pagamento studiamo invece con attenzione il messaggio da pubblicare e la profilazione del nostro utente target, costruiamo della campagna anche di breve periodo. Facciamo degli A/B test, monitoriamo i risultati e scegliamo la combinazione grafica/copy/call to action che ci da il risultato migliore. Non ci demoralizziamo se non vediamo risultati immediati, le campagne hanno bisogno di qualche giorno per terminare il loro periodo di apprendimento e cominciare a dare risultati.

Sul web tutto parte dalla costruzione delle nostre pagine. Prendiamo nota delle parole chiave per le quali vogliamo essere trovati dagli utenti e riportiamole sia nella struttura che nel testo della pagina. Nella redazione del testo, che ricordiamo deve essere originale, rispettiamo le regole SEO, meta descrizioni, inseriamo immagini complete dell’attributo “title” e tag “alt”, link sia interni sia esterni; tutto ciò darà maggior peso alla nostra pagina e ci consentirà di scalare gradulamente posizioni nel ranking del moteore di ricerca. Stesse logiche per la produzione dei contenuti delle landing page che, oltre alle regole appena descritte, dovranno necessariamente passare da una fase di testing e monitoraggio come per le campagne social.

Scelgo contenuti organici o contenuti a pagamento?

È chiaro che non esiste una risposta univoca a questa domanda. Ogni attività, ogni professionista dovrà costruire la propria strategia. Possiamo però affermare che ci sono sicuramente degli step essenziali da seguire:

  • Analizzare il proprio target
  • Definire i propri obiettivi
  • Testare varie alternative
  • Studiare e analizzare i dati e le metriche che le piattaforme ci mettono a disposizione
  • Comporre il giusto mix di contenuti organici per consolidare il rapporto con la propria base utenti, campagne a pagamento e occasionalmente post sponsorizzati per ampliare il pubblico, coinvolgere nuovi utenti e ampliare il tasso di conversione di utenti in clienti.
 
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